Gli effetti della DAD tra innovazione e distanziamento

Gli effetti della DAD (Didattica a distanza) sugli studenti si sono rivelati con il tempo spesso molto negativi.

La pandemia ha reso necessaria la trasformazione dei tradizionali metodi di insegnamento introducendo una modalità innovativa che ha consentito di rispettare il distanziamento sociale e proseguire con l’attuazione del piano formativo tradizionale. La digitalizzazione scolastica non avviene in un giorno e pertanto la DAD non può essere considerata la prova di un fallimento.

Gli effetti della DAD

Tra gli effetti che la DAD ha causato, l’assenza di relazioni in presenza e di contatto umano imposta dal distanziamento ha avuto un forte impatto sugli studenti. L’interazione con il gruppo dei pari a questa età riveste un’importanza fondamentale per la costruzione della propria identità.

La DAD scandisce i momenti formativi in intervalli rigidi e puntuali. Questi non lasciano spazio ai momenti di libertà, dialogo e confronto che normalmente avvengono. In questo modo il processo di apprendimento diventa monotono e poco stimolante. Anche la soglia di attenzione dello studente si abbassa notevolmente.

Tra gli altri effetti indesiderati della DAD, i ragazzi sono iperconnessi: tutte le attività della giornata si svolgono online e ciò rende difficile la distinzione tra scuola e tempo libero. Inoltre spesso gli strumenti tecnologici di cui dispongono a casa non sono abbastanza performanti e ciò causa stress e frustrazione.

Dall’altro lato i docenti fanno fatica a catturare l’interesse della classe e non riescono ad intercettare i segnali non verbali degli studenti. L’innovazione digitale che hanno dovuto affrontare li ha colti impreparati e questo genera insicurezza e ansia da prestazione che può sfociare in stress.

Didattica a distanza come farla?

Il segreto per superare la DAD è prendere tutto ciò che di buono essa offre e potenziarlo. La pandemia ha dato il via ad una rivoluzione digitale della scuola che bisogna sfruttare per innovare le competenze e le capacità dell’intero sistema scolastico. Per farlo ci vuole un metodo e strumenti adeguati che permettano la transizione digitale della scuola.

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